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Le Agricoltrici protagoniste di un'agricoltura 'Restauratrice' di paesaggio e biodiversità propongono un patto per il Green Deal!. Chieste risorse e grande piano per ricerca e formazione. Il contributo della Ministra Bellanova! Elette le Vicepresidenti Nazionali.
Un “Patto per il Green Deal” con le agricoltrici al centro della transizione verde annunciata dall’Europa. Promotrici della sicurezza alimentare, custodi di biodiversità e sostenitrici della tutela di paesaggio e territori, le oltre 200.000 imprenditrici agricole italiane vogliono essere in prima linea nella costruzione e nell’attuazione di questa rivoluzione green da un trilione di euro di investimenti in dieci anni. E’ il messaggio lanciato da Donne in Campo, dalla sua Assemblea nazionale, il 23 giugno 2020 in videoconferenza, “Seminare biodiversità per raccogliere futuro, ricamare paesaggi, coltivare foreste”.
“Come donne dell’agricoltura, ci candidiamo a ricucire gli strappi tra la sostenibilità economica e quella ambientale e sociale -ha affermato nella sua relazione la Presidente di Donne in Campo, Pina Terenzi- ovvero i tre pilastri dello sviluppo sostenibile dettati dall’Onu, su cui oggi non c’è sempre raccordo o connessione”. Perché questo sia possibile “bisogna rendere protagonista il settore agricolo -ha continuato la Terenzi- ma soprattutto, da qui al 2030, è necessario che questo passaggio venga accompagnato da due azioni: un grosso impegno in innovazione e ricerca e in risorse nella futura Pac; un grande piano di divulgazione, formazione e assistenza tecnica per affiancare gli agricoltori e facilitare il passaggio verso gli obiettivi prefissati”. A questo scopo “chiediamo ai Ministeri coinvolti di garantire al settore primario tutto l’appoggio e il sostegno possibile -ha concluso la Presidente di Donne in Campo- per affrontare una fase di grande cambiamento come questa”.
L'appello del sostegno al settore primario è stato subito raccolto dalla Ministra delle Politiche agricole Teresa Bellanova, che è intervenuta all’Assemblea. “Accolgo il vostro appello -ha dichiarato-. Non ci può essere Green Deal senza centralità dell’agricoltura e non c’è centralità dell’agricoltura senza le donne”. Dopo aver ricordato il via libera al bonus “donne in campo”, realizzato proprio per potenziare la presenza nel settore (oggi un’azienda agricola su 3 è a conduzione femminile e il 40% della forza lavoro complessiva è rosa), Bellanova ha sottolineato: “Il vostro aiuto è fondamentale”, con l’enorme sfida del Green Deal davanti “serve coraggio e visione, strumenti nuovi e più forti. Dobbiamo rimettere al centro il ruolo stesso degli agricoltori come custodi del patrimonio di biodiversità, per contrastare lo spopolamento delle aree interne e il dissesto idrogeologico” e soprattutto “come produttori di un bene comune e strategico che è il cibo”, ha chiosato la Ministra, tornato centrale nella pandemia con il tema dell’approvvigionamento alimentare”.
“La sfida che ci pone l'Unione Europea – ha affermato nel suo intervento all'iniziativa la Vicepresidente della Commissione agricoltura alla Camera, Susanna Cenni – possiamo subirla oppure raccoglierla come occasione per migliorare il nostro paesaggio, fermare il consumo di suolo agricolo, conservare e valorizzare la biodiversità. Le donne, che sono le più colpite dai cambiamenti climatici, svolgono un ruolo strategico nello sviluppo delle comunità rurali come portatrici della cultura della vita”. Dal 1 Luglio avremo questa congiuntura straordinaria nell'Unione Europea: tre donne alla sua guida e allora lancio una suggestione: un Manifesto delle donne della terra per la qualita' del Green New Deal nel quale provare a declinare alcune proposte, alcuni messaggi e chiedendo che si tenga conto di questo punto di vista.”
“Questa vostra Assemblea è un grande messaggio, ha affermato nel suo intervento la Sen. Albertina Soliani, Presidente dell'Istituto Cervi. “E' in atto una grande svolta nel mondo, guidata dall'Unione Europea a guida femminile. E' importante la fiducia che avete nella possibilità di aprire la strada del futuro attraverso una connessione dei pensieri, delle volontà, dei problemi, delle soluzioni. Vi penso qui con la vostra storia -ha continuato la Soliani - con le vostre esperienze, con la cultura, con lo spirito che dà la cifra del vostro essere, oggi, donne in campo. Sono state create parole che soltanto voi potevate scrivere: ricucire gli strappi, restaurare, seminare biodiversità, ricamare paesaggi, coltivare foreste; un compito grandissimo, che solo l'energia femminile può prendere in mano con coraggio per il futuro. E' un tempo governato dalle donne in Europa, questa è un enorme opportunità. Perchè riusciranno le donne a guidare questo cambiamento? Perchè stanno facendo un'alleanza fortissima per la vita, per l'ambiente, per la pace. Insomma per costruire un mondo migliore in cui vivere c'e' bisogno di donne che 'pensino' un modo nuovo di stare al mondo e di essere umani. Voi credo che siate non solo 'in campo' ma all'avanguardia di questo pensiero”!
“Cia-Agricoltori si e' spesa in questi anni sui temi della sostenibilità con impegno e convinzione, ha affermato il Direttore Generale di Cia-Agricoltori Claudia Merlino portando il suo contributo all'iniziativa – per questo riteniamo che l'obiettivo Europeo focalizzato al raggiungimento della neutralità climatica abbia un significato importante”. E' seguito l’intervento di Aldo Alberto, Presidente dell'Associazione Florovivaisti Italiani e della Cia-Agricoltori Liguria. “Si aprono nuove opportunità per il settore florovivaistico per il prossimo futuro! L'impianto di nuovi boschi, la cura della biodiversità, il ripristino dei paesaggi comporteranno nuovi fronti di impegno per il settore, che se adeguatamente supportati potranno costituire nuove opportunità. C'è la disponibilità di tutto il settore soprattutto su due binari la produzione e la gestione, chiediamo però che tutte le azioni si svolgano sempre in collaborazione con i produttori per attivare le nostre filiere”.
E' stata la volta dell'Assessore all'Agricoltura della Regione Lazio, Enrica Onorati che nel salutare l'Assemblea ha sottolineato come Donne in Campo ancora una volta affronti le tematiche con un punto di vista originale e molto attuale veicolando la visione di quel 30 per cento di aziende agricole a conduzione femminile. “Come Regione Lazio -ha affermato- con il “Progetto ossigeno” abbiamo dato il via ad un programma di riforestazione con l'intento di piantare 6 milioni di alberi nella regione, uno per ogni abitante. L'Assessore ha ricordato come le donne con più forza e più vigore possano tradurre i temi della cura della madre terra, ed essere protagoniste di una visione dell'ambiente come casa comune”.
“Tutti questi sono temi che Cia-Agricoltori Italiani sostiene e rilancia con il progetto “Il Paese che Vogliamo”- ha sottolineato il Presidente nazionale Cia-Agricoltori Dino Scanavino, chiudendo i lavori dell’Assemblea - rimodulato alla luce del Covid-19”. “L’emergenza ha rimesso in discussione tutti i modelli di crescita riaffermando la funzione strategica dell’agricoltura e il valore sociale delle zone rurali d’Italia. Adesso ripartiamo da qui per costruire un nuovo piano di sviluppo del territorio nazionale, frenando il fenomeno dell’abbandono delle aree interne, lavorando da subito all’appuntamento del Green Deal europeo con investimenti in innovazione e sostenibilità ambientale”.L'Assemblea nel corso dei lavori ha eletto Vicepresidenti Nazionali Luana Tampieri, Monica Bettollini e Lucrezia Di Gilio rispettivamente Presidenti Regionali di Emilia Romagna, Toscana e Basilicata.
Via libera dalla Conferenza Stato Regioni al decreto ministeriale. Nuovo impulso a sviluppo settore. Attesa la pubblicazione del Decreto.
Il bonus “donne in campo” è una grande opportunità per sostenere e incentivare la presenza delle donne in agricoltura, che in Italia resta uno dei comparti con la più
“Siamo pronte a impegnarci in un nuovo rilancio dell’imprenditoria femminile agricola -sottolinea Terenzi-. Il bonus, infatti, rappresenta una boccata d’ossigeno essenziale per le aziende agricole nazionali guidate da donne e messe in difficoltà dal lockdown, nonché un’occasione per favorirne di nuove”. Con un fondo rotativo da 15 milioni per garantire mutui a tasso zero, fino a 300 mila euro, aggiunge la Presidente, anche “quel 40% di forza lavoro al femminile in agricoltura potrebbe, finalmente, usufruire di un incoraggiamento, oggi più che mai necessario”.alta percentuale di occupazione femminile. Così Pina Terenzi, Presidente nazionale di Donne in Campo, ha espresso soddisfazione per il via libera dalla Conferenza Stato-Regioni dello scorso Giugno al decreto ministeriale che da attuazione alla misura prevista dalla legge di Bilancio 2020 ed auspicandone una rapida applicazione.
“Le donne del settore sono innovatrici instancabili -aggiunge ancora Terenzi- capaci di coniugare crescita produttiva e tutela di biodiversità e tradizione. La multifunzionalità si conferma alleata di un’imprenditorialità al femminile che crede nel valore culturale e sociale del cibo, nella tutela del suolo e del paesaggio, nel ruolo attivo del settore per la definizione di strategie di mitigazione e adattamento al clima”.
“Il bonus ‘donne in campo’ è un valido riconoscimento del ruolo dell’imprenditoria femminile nel nostro Paese -aggiunge il presidente nazionale di Cia, Dino Scanavino-. Le agricoltrici hanno avuto il merito di trasformare la creatività in vera innovazione economica e sociale: dall’agriturismo alla vendita diretta, dall’agricoltura sociale alle fattorie didattiche, fino agli agri-asili e allo sviluppo degli agri-tessuti”.
Gener..Azioni in Campo: il Paese che vogliamo
Si e' svolta il 28 Maggio scorso in videoconferenza la riunione delle Giunte Associazione Giovani imprenditori agricoli, Donne in Campo e Associazione nazionale pensionati sul tema 'Aspettando Pompei'. Scopo della riunione quello di dare, nell'ambito del Progetto Cia 'Il Paese che vogliamo', definizione del progetto di Comunità delle Associazioni di Persona della CIA-Agricoltori Italiani e avvio di un piano di sperimentazione sul territorio in attesa di realizzare l'iniziativa di Pompei slittata a data da definirsi a causa della crisi Covid19.
Obiettivo specifico: la rivitalizzazione delle comunità nel territorio rurale contro lo spopolamento e per un loro sviluppo sostenibile. A questo scopo, come hanno ricordato i Presidenti delle Associazioni, si è immaginata una «APP-CIA di comunità» uno strumento informatico veloce e snello che verrà messo a punto per mettere in comunicazione rapida i nostri attivisti e i cittadini impegnati in progetti comuni che saranno il frutto di una analisi dei bisogni di una o più comunità e che potranno riguardare dalla riqualificazione ambientale, alll'analisi dello stato delle acque e del loro utilizzo; dallo stato del suolo e lo stop al suo consumo, allo stato della biodiversità locale alla luce anche del nuovo impegno europeo per il Green deal; dal rilancio del turismo nel territorio, ai progetti di energie rinnovabili; dallo stato e ricostruzione dei boschi alla bellezza del paesaggio per un turismo sostenibile. Ma possono riguardare in modo particolare nuove attività agricole: dall'avvio di cooperative agricole ai consorzi di prodotto, dalla vendita diretta al recupero e commercializzazione prodotti di biodiversità locale, dalle consegne a domicilio alla costituzione di Gas. Può essere ritenuto opportuno sviluppare altre attività economiche come commercio, artigianato locale, turismo sostenibile o attività culturali, dalla musica e ballo a cinema, teatro od altro.
Si è ricordata infine l'importanza dello strumento delle Cooperative di Comunita' chesono impreseche producono beni o servizi di interesse generale per la comunità, ne soddisfano i bisogni, la coinvolgono nelle decisioni sulla gestione aziendale e sul suo finanziamento e la rendono partecipe del godimento dei frutti delle attività realizzate.
Molti gli interventi dei membri delle Giunte su questi temi. Il Presidente Cia-Agricoltori Dino Scanavino nel ringraziare le Associazioni di persona per l'impegno specifico assuntosi nell'ambito del Progetto Cia 'Il Paese che vogliamo', ha ribadito che l'esperienza Covid, ha insegnato l'importanza dei legami territoriali e di comunità e il ruolo che l'agricoltura è chiamata a svolgere.
di Renata Lovati Presidente Donne in Campo Lombardia
Nell'ambito del progetto “Riscopriamo l'Agricoltura” la sezione Donne in Campo di Mantova è riuscita ad organizzare questa bella visita in collaborazione con la Cia Provinciale. Ci vuole coraggio in questa fase emergenziale così delicata e per noi donne è stato molto bello ritrovarsi finalmente insieme.
Rosa Zeli conduce l'azienda insieme ai suoi familiari, un figlio impegnato a tempo pieno, un altro che ritaglia spazi all'interno del suo lavoro di medico e un marito che essendo da poco andato in pensione, può dedicarsi all'azienda paterna che se non avesse trovato in Rosa una conduttrice appassionata e coraggiosa, sarebbe probabilmente stata data in affitto a contoterzisti. Rosa decide la conversione al biologico nel 2014 e da lì inizia il lavoro di trasformazione aziendale attraverso le rotazioni colturali e l'impianto di siepi e filari che oggi vediamo arricchire un paesaggio agrario diversificato e biodiverso. La produzione orticola viene in prevalenza venduta direttamente in azienda mentre i cereali, mais, frumento, orzo, favino, vengono conferiti a Progeo. Quest'anno è presente in campo anche una bella coltivazione di ceci.
Rosa è appassionata alla coltivazione delle zucche e ci mostra un sacco di varietà, alcune già raccolte, altre ancora in campo, la maggior parte verranno vendute nei mercati contadini e in qualche occasione già cucinate. Ci racconta che spesso raccoglie sementi nei nostri Viaggi in Campo, e ci mostra i fiori di un'azienda biodinamica visitata nella Tuscia laziale e i fagioli consociati al mais dell' azienda Dolci visitata l'anno scorso a Monteleone di Spoleto, ma non solo, scopro che quest'anno ha spedito una cassetta dei suoi meloni a Isabella Dalla Ragione dell'Archeologia arborea di Città di Castello, incontrata l'anno scorso nel nostro Viaggio in Umbria!!! Incontri che ricordano storie contadine e viaggiano tra le regioni dando origini a frutti che si legano alla terra e si trasformano in cibo e in bellezza per tutte noi.
E così cogliamo l'occasione di degustare tra le tante varietà di meloni anche il melone “rospo”, profumatissimo e particolare con una buccia rugosa e colorata. Una varietà antica che è stata rintracciata nei quadri del Mantegna.
Nel pomeriggio la visita ci ha portato a qualche chilometro di distanza dove abbiamo potuto ammirare un esempio di impianto di bosco policiclico realizzato una decina di anni fa nell'ambito di un piano di sviluppo rurale. Bosco misto con noci, ontani neri, farnie e noccioli intercalati a filari di pioppi, quest'ultimi potranno essere tagliati alla fine del loro ciclo colturale. La consociazione di varietà diverse di alberi e la tipologia di impianto crea un microclima più consono alla coltivazione e il risultato è che ci troviamo di fronte a un bosco in cui le piante sembrano sanissime e rigogliose. In mezzo, alcuni filari di vite che Rosa ha voluto mantenere e che ora arricchiscono il paesaggio con una coltivazione tipica della zona e che rimane ora come testimonianza di un lavoro antico che altri agricoltori hanno fatto prima di noi.
Molto interessante quindi questo ‘Baratto di saperi’, e davvero brave le nostre associate a cui rivolgo un augurio speciale per le loro attività!
di Chiara, Giorgia e Martina
Riportiamo uno stralcio dell’articolo delle Donne in Campo Trentino pubblicato sul periodico “Terra Trentina”
La donna, in agricoltura, ha sempre offerto un suo contributo molto importante, rivestendo spesso ruoli fondamentali all’interno del sistema contadino di ogni latitudine. Fino a qualche decennio fa, però, non era considerato un lavoro “in prima linea” come capita invece oggi, dove troviamo donne ufficialmente a guida delle loro realtà, imprenditrici e titolari delle loro aziende alle quali danno volto, mente e cuore. Le imprenditrici agricole tendono a portare nelle loro aziende quelle attitudini che caratterizzano la gestione femminile in ogni campo. Spesso le donne agricoltrici sono particolarmente attente al rispetto dell’ambiente in cui operano, insieme alle loro famiglie e molte scelgono la strada del biologico; raramente si occupano di un solo settore di produzione, preferendo la diversificazione attraverso attività connesse quali ospitalità, ristorazione e didattica. Infine, è indubbiamente forte nelle donne l’attitudine a fare rete, a organizzarsi in gruppi e associazioni.
Con questo spirito è nata anche qui in Trentino l’Associazione Donne in Campo: componente di CIA - Agricoltori Italiani, è presente su tutto il territorio italiano con gruppi attivi di imprenditrici, per sostenere e promuovere le attività delle socie attraverso occasioni di divulgazione, mercati, laboratori didattici, mostre e molto altro. Così infatti suona lo slogan della nostra associazione: “Coltiviamo relazioni, tramandiamo saperi, cresciamo insieme”.
Coltiviamo relazioni: l’obiettivo è quello di riavvicinare la comunità alla campagna, far conoscere gli innumerevoli vantaggi della “filiera corta” e la bontà genuina dei prodotti del nostro prezioso territorio, rivitalizzando il rapporto diretto tra cittadini e agricoltori.
Tramandiamo saperi: sono quelli delle nostre tradizioni contadine quali la produzione, la trasformazione e la conservazione dei prodotti agricoli, l’allevamento, la realizzazione di manufatti artigianali.
Cresciamo insieme: stiamo imparando che le scelte e i comportamenti di tutti possono davvero fare la differenza. Aiutarsi, trasmettere conoscenze, condividere esperienze per il benessere di tutti, deve essere un imperativo sociale. Il momento critico che stiamo vivendo ne è un esempio fortissimo e ormai abbiamo capito che, per superarlo, tutti siamo importanti: medici, infermieri, politici, cittadini… e, naturalmente, agricoltori. Il nostro – non a caso – è definito settore primario: produciamo cibo, un bene di cui tutti abbiamo quotidiana necessità. Indipendentemente dalle circostanze e dalle difficoltà che viviamo, noi agricoltori e agricoltrici lavoriamo per dare a tutti, ogni giorno, ciò che serve per vivere. Per i consumatori, ai quali chiediamo di sostenere l’agricoltura locale e nazionale, è fondamentale poter conoscere chi produce il proprio cibo, sapere come viene realizzato, avere gli strumenti per assicurarsi che sia sano e nutriente, sapendogli riconoscere il giusto valore.
E il nostro compito è rafforzare questa consapevolezza.
Scampagnate in fattoria 2020
Domenica 9 agosto
MALGA CANDRIAI
PROFUMI DI CAMPAGNA Agricoltura Naturale
Strada di Candriai
cell. 329.7206393 – FB: Agriturismo malga candriai – danila.frizzi@gmail.com
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Domenica 30 agosto*
Azienda agricola biologia AL MASSAREM
Loc. Massarem, Fraz. Vanza di Trambileno
cell. 340.4277864 – biopasubio@gmail.com
* in caso di maltempo questo evento si terrà domenica 6 settembre
Per tutti i dettagli segui Donne in Campo Trentino su Facebook!
Le specialità culinarie delle Donne in Campo accompagnano la degustazione dei vini Doc
Le Donne in Campo- CIA di Savona sono state protagoniste dell’evento “Calici di Stelle”, organizzato dal Comune di Albenga che si è svolto il 7 agosto nella location del Chiostro della Chiesa di San Bernardino, in località Vadino.
E' proprio la speciale collaborazione con l'Associazione Donne in Campo-Cia le cui agricoltrici hanno preparato piatti a base di ortaggi provenienti dalle aziende della piana albenganese che ha reso speciale questa versione di “Calici di Stelle”.
La presenza dei produttori dei vini del territorio e dei sommelier per accompagnare le degustazioni negli accostamenti con i prodotti tipici locali ha permesso infatti a turisti e cittadini di conoscere i vini della piana di Albenga, in primis del Pigato e del Vermentino, ma anche della Granaccia e dell’I.G.T Colline Savonesi. Le specialità culinarie di Donne in Campo Cia Savona hanno accompagnato, quindi, la degustazione dei vini Doc della tradizione albenganese, in una unione enogastronomica irripetibile.
“Abbiamo offerto la collaborazione al Comune di Albenga per questa manifestazione come importante segnale di ripresa delle attività promozionali dei prodotti del nostro territorio, i nostri vini ma anche le produzioni agricole che da sempre caratterizzano il comprensorio albenganese” afferma Simona Merlino, dipendente di CIA Savona e membro di Donne in Campo.
“Ci è sembrato doveroso sostenere questo esperimento anche in un periodo di precauzioni e cautela” conclude.
Sono state offerte degustazioni di spumanti con metodo classico e metodo charmat.
L'evento vede il patrocinio de il Movimento Turismo del Vino e dell’Associazione nazionale Città del Vino, la collaborazione di Vite in Riviera e dell’A.I.S. (Associazione Italiana Sommelier), oltre alla partecipazione del ristorante Hostaria. Ci sarà anche la presenza di una postazione di osservazione delle stelle con la collaborazione dell’associazione Astrofili.
E’ stata svolta inoltre una visita guidata al complesso di S. Bernardino a cura dell’Istituto Internazionale di Studi Liguri e visitare la mostra fotografica “La fatica delle donne”.
Le Donne in Campo Est Lombardia hanno ideato il PROGETTO SALUTE una serie di due incontri nati durante il lockdown, che hanno avuto un tale successo ed entusiasmo da parte delle partecipanti che si sono protratti fino a diventare cinque; cinque momenti di riflessione per condividere pensieri ed emozioni legati ad un momento difficile e cercare strategie piu' efficaci per affrontare al meglio gli ostacoli insieme alla d.ssa Ilaria Panarelli.
"E' un momento inaspettato e difficile – ha affermato Morena Torelli, Presidente Donne in Campo Est Lombardia dando il via all'iniziativa- dove la sicurezza e i punti di riferimento conosciuti sono venuti meno, il coronavirus ha modificato radicalmente le nostre abitudini e i nostri pensieri, costringendoci a vivere giorni incerti e preoccupanti. Cosi' come il presente, anche il futuro e' diventato grigio e nebuloso, ma non per questo meno presente. In particolare, il virus ci ha negato quella parte di relazioni e socialita' che arricchivano le nostre giornate facendoci sentire piu' soli ed isolati. E' per combattere l'isolamento che diamo vita a questo progetto di incontro via web tra agricoltrici e donne dell'agricoltura su diversi temi che coinvolgono le nostre vite".
Miele, dolci casalinghi, marmellate artigianali, Parmigiano-Reggiano, vino del territorio e vasi con piante fiorite. Sono i prodotti donati – e consegnati il 15 aprile scorso – da Donne in Campo-Cia Reggio alle strutture ‘Casa insieme’ e ‘Anni Azzurri Il Giardino’ di Bagnolo come riconoscimento per il fondamentale lavoro svolto per proteggere anziani e malati nell’emergenza Coronavirus. Un impegno professionale che, grazie ai rigidissimi protocolli adottati, ha portato a un risultato eccezionale a livello nazionale: nessun anziano paziente è stato contagiato dal Covid-19.
“Il nostro dono è un modo per ringraziare tutti gli operatori che in questo difficile periodo hanno fatto l’impossibile per mettere in sicurezza le persone più fragili della nostra comunità. Le parole non bastano ad esprimere la nostra gratitudine: grazie per tutto quello che avete fatto e ancora state facendo!”, ha affermato l’imprenditrice agricola Loredana Maurilli nelle vesti di rappresentante di ‘Donne in campo’. Presenti anche i pensionati Anp-Cia, i giovani Agia-Cia insieme al sindaco Gianluca Paoli e ai responsabili delle due strutture.
“L’iniziativa parte dalla volontà di essere parte di un’unica comunità che si aiuta e riconosce gli sforzi di chi sta facendo il proprio dovere per preservare la salute collettiva – ha sottolineato il primo cittadino -. Le strutture sono un’eccellenza perché, grazie a provvedimenti coraggiosi e lungimiranti, si è riusciti a mantenere in piena salute i nostri anziani che sono un patrimonio per tutti. Grazie a questa iniziativa delle donne di Cia che hanno mostrato grande sensibilità e generosità”.