DONNE IN CAMPO TRENTINO: INSIEME PER FARE, INSIEME PER INTRECCIARE


14/03/2023

A cura dell'Associazione Donne in Campo Trentino

Quando abbiamo saputo della possibilità di partecipare ad un corso di cesteria, noi DONNE IN CAMPO abbiamo subito aderito numerose. Sarà perché abbiamo sentito un richiamo profondo, la possibilità di rendere concreto, ancora una volta, il legame tra ciò che ci dà la terra e le nostre mani. Imparare l’intreccio dei salici con Mario Brocchi Colonna “cultore cestaio e coltivatore di salici” dell’Azienda Agricola San Giorgio di Bassano, ha rappresentato per noi molto più di una lezione pratica, direi una lezione di vita. 

Un cesto non lo si improvvisa: l’intreccio rappresenta una sequenza di movimenti che devono essere appresi e che sono frutto di antichissime esperienze operative. Il legame tra umanità ed intreccio, per creare oggetti con fibre naturali, risale alla notte dei tempi dell’umanità, quando il potersi spostare portando con sé qualcosa in più rispetto a quello portato dalla singola mano, era spesso essenziale per la sopravvivenza e quindi l'apprendimento di quest'arte risultava fondamentale. 

Cominciando ad intrecciare si riscoprono movimenti piacevoli e naturali, che sembrano quasi fissati nel nostro corredo genetico, e così fare un cesto porta ad uno stato di benessere e di gradevolezza. È una bella e sana espressione circolare del legame tra mano, cervello e oggetto da intrecciare, che permette di rendere concreta un'idea attraverso la nostra creazione. E così l’intreccio rappresenta il futuro che rimane aperto… in altre parole, la speranza creatrice. 

E Mario dice: “In un intreccio tradizionale è conservata una profonda esperienza umana, c’è un qualcosa da recuperare di cui oggi abbiamo estremo bisogno. In un semplice cesto ben intrecciato con le nostre mani non c’è niente di più e niente di meno di quello per cui era stato creato, e questo rappresenta un’educazione umana ad evitare il superfluo”. 

Poi, c’è il rispetto dei cicli naturali per dare il giusto valore al tempo: la raccolta del materiale avviene d’inverno a riposo vegetativo e per la coltivazione non si richiede concimazione o particolari interventi durante la crescita. Pochi gli strumenti necessari: la forbice per la potatura, una piccola roncola per tagliare e infine un semplice punteruolo al momento dell'intreccio. La possibilità di auto-costruzione di oggetti utili di uso quotidiano, è da sempre connaturata alla nostra esperienza umana e portatrice di semplice buon senso e ritrova nella cesteria una bella e ricca occasione. 

Sicuramente esperienza da ripetere ed approfondire, dove lo stare insieme è arricchimento personale e di gruppo.

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