Negli ultimi anni il lavoro della donna in agricoltura è cambiato notevolmente, non solo come conseguenza dell’esodo e della cessazione dell’attività agricola da parte degli uomini, ma soprattutto come affermazione autonoma di capacità organizzativa ed imprenditoriale.
Le donne crescono in preparazione specifica, con una età media che scende o tende ad allinearsi con gli altri settori, intraprendono l’attività agricola come eredità dell’attività familiare o ex novo, affrontando i problemi che si riscontrano in tutti i settori lavorativi.
Il carattere storicamente pluriattivo, o meglio polifunzionale dell’attività femminile nelle campagnesi è di recente arricchito con una serie di altre attività legate alla sfera dei public goods, non direttamente scambiati sul mercato, ma che hanno un valore per coloro che direttamente o indirettamente ne usufruiscono: l’attenzione naturale verso la qualità e salubrità degli alimenti, la sensibilità ambientale, unita alla capacità di trasmettere e conservare tradizioni locali, sembrano indirizzare naturalmente l’attività agricola al femminile verso la multifunzionalità, offrendo alle donne particolari prospettive nell’ambito delle politiche di sviluppo rurale.
Si è tenuto a questo proposito, il 19 dicembre scorso dalle ore 09.00 alle 13.00, presso l’Hotel Savoia Regency di Bologna, un seminario, organizzato dalla Cia Emilia Romagna e dalla Associazione Donne in Campo regionale dal titolo: “Donne rurali: progetti di oggi, successi di domani”.
I lavori, aperti dalla Direttrice della Cia Emilia Romagna, Mara Biguzzi, sono proseguiti con gli interventi di Carla Cavallini, del Carrefour europeo di Reggio Emilia, di Maria Luisa Bargossi, responsabile del servizio territorio rurale della Regione Emilia Romagna, di Maria Adele Tonetti, psicologa del lavoro, di Antonietta Singa, consulente del Centro studi aziendali di Bologna. Sono intervenute, inoltre, imprenditrici agricole del Friuli Venezia Giulia e per l’Emilia Romagna Guglielmina Masini, Maria Bortolotti e Brunella Baioni.
Ha concluso i lavori Paola Metta, Vicepresidente nazionale dell’Associazione Donne in Campo.
Nel pomeriggio i lavori sono proseguiti con la costituizione del Coordinamento regionale dell’Associazione.
La riunione, introdotta dal Presidente regionale della Cia, Nazario Battelli e dalla Direttrice regionale Cia, Mara Biguzzi, ha ratificato la nomina a Coordinatrice regionale dell’Associazione Donne in Campo di Sofia Trentini.
Sono state nominate Coordinatrici per le seguenti provincie, rispettivamente: Raffaella Zanni, Bologna; Sofia Trentini, Ferrara; Bianca Guardagli, Forlì-Cesena; Idanna Raspadori, Imola; Daniela Sirotti Mattioli, Modena; Tiziana Peschiera, Parma; Maurizia Losini, Piacenza; Brunella Baioni, Ravenna; Enrica Pezzoni, Reggio Emilia; Paola Pula, Rimini.